Scegliere di dotarsi di un’App per il proprio business potrebbe essere la chiave vincente per un’azienda, soprattutto in un mercato segnato da trend positivi per le ricerche e gli acquisti da mobile.
È stato proprio Google qualche mese fa con il suo Mobilegeddon a darci un segnale di quanto il mobile sia diventato una componente fondamentale nelle esperienze di fruizione dei contenuti online per un utente. Con questo aggiornamento, infatti, il motore di ricerca ha penalizzato la visibilità nella sua SERP da mobile per tutti quei siti non Responsive, ovvero non ottimizzati anche per la navigazione da mobile.
Appurato che possa fare al vostro caso, quale tipo di app sarebbe meglio realizzare?
Esistono vari tipi di Applicazioni e per ciascuno ci sono caratteristiche, vantaggi e svantaggi che andrebbero considerati volta per volta, in base alle reali esigenze e al contesto in cui vi trovate.
In questo articolo vi parleremo di App native, Web App e App ibride, con i rispettivi benefici e svantaggi.
App native
Le App native vengono create appositamente per un sistema operativo mobile e devono essere scritte nel linguaggio della piattaforma su cui poi verranno installate, tramite download dall’apposito store. Nello specifico, una App nativa per il sistema operativo iOS è scritta in linguaggio Objective-C o Swift e viene distribuita tramite App Store. Un’applicazione nativa per il sistema operativo Android, invece, è scritta in Java e distribuita attraverso Google Play Store. I vantaggi sono notevoli: essendo programmate per una piattaforma specifica, queste app riescono a dialogare con le API della stessa, interagendo con le sue componenti hardware e software. Questo permette di sfruttare le potenzialità del device, rendendo la user experience eccezionale, permettendo ad esempio che l’app acceda alla posizione del dispositivo, alla rubrica e alla fotocamera, senza necessitare di una connessione a internet. Allo stesso tempo, potrebbero esserci svantaggi di non poca importanza. Necessitando di essere scritte in linguaggi diversi a seconda del sistema operativo di destinazione, le app native hanno tempi di realizzazione lunghi e necessitano di tecnici che li conoscano tutti. Inoltre, anche i tempi previsti dallo Store Online per verificare che queste app rispettino i suoi standard di distribuzione sono lunghi, sia per le app gratuite sia per quelle a pagamento.
Web App
Le web app non vengono installate direttamente sui dispositivi ma su web server. Questo significa che possono essere consultate solo online e possono essere ricercate direttamente nel browser installato sul dispositivo. Non sono distribuite tramite canali ufficiali e quindi non è necessaria nessuna autorizzazione dello Store online al momento dell’aggiornamento dell’app. I benefici delle web app diventano evidenti quando non si ha la necessità di accedere alle funzioni fisiche del device e quando si vuole immettere la soluzione sul mercato in tempi relativamente brevi. Sono scritte in HTML5 e CSS, compatibili con tutti i device. Inoltre, la loro performance dipende esclusivamente dalla qualità della connessione alla rete e non dalla disponibilità di RAM nel dispositivo. Questo al contempo può essere uno svantaggio in quanto, con una scarsa qualità dell’accesso alla rete, è impossibile fruire dell’app in modo ottimale. Molti potrebbero anche sentire la mancanza di una icona sullo schermo dello smatphone per avviare rapidamente l’app in ogni momento.
App ibride
Le app ibride permettono di unire gli aspetti positivi dei due tipi precedenti, in quanto le loro tempistiche di lancio sul mercato sono ridotte e si integrano con le funzioni software e hardware del dispositivo, garantendo una user experience mobile completa. È la soluzione migliore nel caso in cui il proprio programmatore non conosca tutti i linguaggi di programmazione, perché nelle app ibride il codice viene scritto una sola volta in HTML5, aggiornabile in tempo reale, e combinato con delle parti di codice nativo facilitando l’integrazione con le risorse e le caratteristiche del relativo sistema operativo. Se da un lato offrono la possibilità di sviluppare più rapidamente delle App che possano essere compatibili con più sistemi operativi, dall’altro lato si deve comunque considerare che la loro distribuzione avviene comunque tramite Store e quindi è soggetta alle tempistiche necessarie ai controlli e alle approvazioni dello stesso. Inoltre, solo alcune funzionalità dell’App possono essere utilizzate anche offline .
Quale tipo di app scegliere?
Potremmo concludere questa disamina dicendo che non esiste un tipo di app migliore e uno peggiore. Bisogna sempre considerare nello specifico quali sono le reali esigenze per la produzione e la distribuzione, quali sono le risorse a disposizione e le finalità a livello di marketing e comunicazione aziendale, anche in base al target da raggiungere con l’app. Uno studio approfondito dello scenario permette sempre di optare per la soluzione più efficace.
E voi? Credete di aver bisogno di un’app per il vostro business ma non sapete quale scegliere? Allora lasciatevi consigliare dai nostri esperti! Li trovate online, offline e… no, non sugli app store!