La Realtà Aumentata (AR, dall’inglese Augmented Reality) è un tecnologia che permette di integrare il mondo reale con contenuti multimediali virtuali, fruibili attraverso l’uso di un computer dotato di web cam, smartphone e tablet con fotocamera integrata.
Vi starete chiedendo: “come funziona?”
Una volta lanciata una apposita applicazione per AR installata sul vostro dispositivo, basta puntare la fotocamera del device verso un elemento della realtà circostante chiamato “marker”. L’applicazione riconosce il marker e vi mostrerà contenuti multimediali di natura diversa (video, immagini tridimensionali, contenuti audio, schede prodotto, collegamenti a siti web) direttamente sullo schermo del dispositivo, lasciandovi anche un certo grado di interazione con essi. Inoltre, considerando che la Realtà Aumentata permette di interagire con la realtà circostante in termini di geolocalizzazione, il numero e il tipo di contenuti informativi che possono essere veicolati è ancor più variegato.
Molti brand hanno già deciso di impiegare la Realtà Aumentata come leva strategica del loro marketing. Ecco i principali obiettivi per i quali la realtà aumentata viene impiegata.
Ridurre i costi di manutenzione, customer care e supporto a distanza
Grazie a manuali tecnici con contenuti aumentati, visibili tramite apposite applicazioni AR sul proprio device oppure grazie al fatto che , l’utente potrà procedere con piccole manutenzioni e interagire in modo immediato con il prodotto dell’azienda in autonomia. In questo modo, l’azienda riduce i costi legati a trasferte in loco per l’assistenza o i costi legati al customer care a distanza. Questa è stata la scelta operata ad esempio da Hyundai con il suo ultimo manuale tecnico aumentato.
Prendere decisioni strategico-operative in minor tempo
Molte attività possono essere non solo dispendiose in termini di realizzazioni ma anche in termini di irreversibilità o costi per rimediare a scelte di valutazione. Grazie alla Realtà Aumentata, che permette di interagire con gli elementi virtuali tridimensionali visibili sullo schermo, diventa più facile valutare la fattibilità legata al posizionamento di un oggetto nello spazio. È quello a cui ha pensato Ikea con il suo catalogo prodotti aumentato, permettendo all’utente di posizionare nella stanza reale gli elementi di arredo riprodotti in scala, servendosi della brochure come marker. In questo modo, il cliente decide in tempi più rapidi se comprare un prodotto o no, vedendo già in anteprima il risultato della sua scelta di acquisto, piuttosto che lasciarsi guidare dall’immaginazione.
Favorire l’individuazione e l’interazione con i punti di interesse
Data la possibilità di sfruttare la tecnologia GPS, la Realtà Aumentata può essere impiegata per valorizzare i punti di interesse della realtà circostante, sia essa un ambiente cittadino di varia ampiezza, sia essa uno spazio non urbano. Attrazioni turistiche, punti specifici di ambienti articolati e punti di interesse cittadino vengono mostrati direttamente sul dispositivo dell’utente, semplicemente puntando il device con un’apposita app AR verso la realtà circostante, sfruttando la tecnologia GPS. È quello che Nokia ha già sperimentato con la sua applicazione AR chiamata Nokia City Lens che permette di visualizzare i punti di interesse attorno all’utente, direttamente sullo schermo del dispositivo in uso. L’utente può leggere le informazioni riguardo il punto di interesse e può calcolare il percorso per raggiungerli
Aumenta la brand awareness
La Realtà Aumentata permette di mettere in luce le qualità dell’azienda e farle conoscere al consumatore. Attirare l’attenzione del consumatore è particolarmente difficile in un contesto pubblicitario saturo. La realtà aumentata, proprio per la sua recente diffusione nel mercato B2C, soddisfa la richiesta di sempre maggiore novità da parte dei clienti potenziali ed effettivi. È il caso di una delle molte applicazioni di Realtà Aumentata sviluppate da McDonald’s, chiamata McMission. Questa applicazione permette all’utente di scoprire attraverso 4 mini-giochi quali sono le iniziative a livello sociale e ambientale intraprese da McDonald’s. Il tutto partendo dalla scansione del packaging dei prodotti.
E’ utile nelle strategie di lancio di un nuovo prodotto
Ne sa qualcosa una veterana dell’uso della Realtà Aumentata, Nestlé. In uno dei suoi esperimenti più interessati di Realtà Aumentata, Nestlé ha utilizzato le locandine pubblicitarie del prodotto Kit Kat per aprire un sondaggio su quale nuovo gusto lanciare nel mercato. Il sondaggio era collegato ad altre iniziative promozionali su questi nuovi prodotti, dando la possibilità di vincere speciali premi in palio. L’esperimento non solo ha permesso di mettere sul mercato un nuovo prodotto coerente con i gusti del pubblico e stimandone il successo in base al numero di partecipanti ma, creando attesa nel prodotto, ne ha preannunciato la buona riuscita, dipingendo il marchio come brand al passo coi tempi e tecnologicamente evoluto
Attrarre attenzione in contesti pubblicitari e promozionali poco favorevoli
In alcuni contesti il potenziale cliente o partner commerciale potrebbe essere troppo saturo di informazioni, poco disposto a investire del tempo per scoprire nel dettaglio marchi e linee di prodotti. È quanto avviene di solito durante le fiere e le convention ed è esattamente quello che ha considerato Radeberger, nota marca di bevande alcoliche. Durante una fiera di settore, nota l’alta impossibilità di attrarre visitatori e catturare la loro attenzione per sufficiente tempo, il marchio ha distribuito sottobicchieri con il logo della sua birra e tramite apposita applicazione permetteva di vedere contenuti che il visitatore sicuramente, in quel contesto e senza quel tipo di strategia, non sarebbe mai stato disposto ad ascoltare. Ecco che la storia del marchio e le informazioni sulla birra sono diventate più appetibili grazie ad animazioni 3D, audio-storie e interazione che l’utente è stato ben predisposto a scoprire.
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